La storia
Andando alla ricerca dell’antenato del Gatto delle Foreste Norvegesi, è possibile imbattersi in storie più o meno fantastiche.
Si narra che fosse il gatto dei Vichinghi Norvegesi, assieme a loro navigava in paesi lontani, e si crede che questa sia la spiegazione del gran numero di gatti semiselvatici a pelo semilungo trovati in Normandia e persino negli USA. Altri Gatti delle Foreste Norvegesi li troviamo nella mitologia nordica: essi erano infatti i leggendari gatti che trainavano il carro di Freya, la dea dell’amore, che vaga per il mondo cercando il suo perduto consorte Odur; e Thor, il Dio del tuono, che durante i suoi vagabondaggi dovette superare una prova di forza consistente nel sollevare un grosso gatto.
Nel 1559 il sacerdote danese Peter Clausson Friis, che a quel tempo viveva in Norvegia ed era molto interessato alla natura, divise le linci norvegesi in tre classi: la lince-lupo, la lince-volpe e la lince-gatto. Più tardi fu chiaro che tutte le linci norvegesi appartenevano alla stessa classe. Quello che Peter Clausson Friis chiamava lince-gatto era forse il vero Gatto delle Foreste Norvegesi. E’ decisamente possibile, dato che anche al giorno d’oggi si riscontrano molte similitudini tra la lince e il Gatto delle Foreste Norvegesi. Felino mitologico ma reale dunque, chiamato nel suo paese Skogkatt (gatto dei boschi). Molto tempo dopo, nel 1943, fu pubblicato in Norvegia un libro sull’allevamento del Gatto Norvegese delle Foreste, ad opera di Reidar e Lund. Ma fu solo nel 1973 che iniziò un serio programma di allevamento: Pippa e Truls furono la prima coppia registrata al Libro Origini Norvegese. Nel 1975 fu fondato in Norvegia il primo Club del Gatto Norvegese, per la selezione e la difesa della razza: il “Norsk Skogkatt Ring”. Infatti con l’urbanizzazione del paese lo Skogkatt corse il rischio dell’estinzione, a causa degli incroci sempre più frequenti con i gatti a pelo corto. L’allevamento del Norvegese iniziò quindi con l’intento di salvare una delle razze più affascinanti e più naturali del panorama felino. Infine nel 1977 il Gatto delle Foreste Norvegesi venne ufficialmente riconosciuto dalla FIFE.
Pan's Polaris
Pan's Truls
Caratteristiche fisiche
La corporatura: il Norvegese è una gatto di taglia grande e robusta, il corpo è lungo e alto, dall’aspetto flessuoso ed elegante, la muscolatura è forte, l’ossatura è robusta. Le zampe sono grosse, i piedi rotondi e palmati: caratteristica questa che gli permette di camminare sicuro sulla neve. Le zampe posteriori sono più alte di quelle anteriori per poter scendere dagli alberi con agilità e velocità. Le sue potenti unghie gli permettono una salda presa sugli alberi e anche sulle rocce: è l’unico gatto che scende dagli alberi a testa in giù. Il suo peso varia da 3,5 a 5 kg per le femmine, da 5 a 7 kg per i maschi. Ma ci sono anche esemplari che arrivano a 9 kg!
La pelliccia: la pelliccia del Norvegese è composta da un fitto sottopelo che tiene il corpo in caldo, e da un sovrapelo grasso, più duro, più lungo, folto e idrorepellente, che gli permette di isolare il corpo dal freddo, dal gelo e dall’acqua. Se il mantello si bagna si asciuga in pochi minuti, senza che l’acqua raggiunga la pelle del gatto. In questo modo lo Skogkatt può vivere nelle sue foreste, al freddo e al gelo. E’ dotato di un folto e lungo collare che ammanta il suo collo con fascino selvaggio, di fitti pantaloni “alla zuava” sulle zampe posteriori, e di una lunga e favolosa coda fluente, che in pieno inverno arriva a raggiungere un diametro anche di 20 cm, sui fianchi il pelo è semilungo. Al sopraggiungere della stagione calda, il Norvegese va incontro alla muta, tutto il suo sovrapelo comincia a cadere fino a che rimane solo la folta coda a distinguerlo da un normale gatto a pelo corto. Un vantaggio della sua pelliccia è che difficilmente si annoda, per cui non bisogna spazzolarlo di frequente (1 volta alla settimana è più che sufficiente), tranne nel periodo della muta, quando è meglio spazzolarlo pìù spesso per rimuovere il pelo morto.
La testa: la testa del Norvegese è iscritta in un triangolo equilatero, le orecchie sono grandi e larghe alla base, dotate di tipici ciuffi a “lince” nelle orecchie e sulla punta delle stesse. Gli occhi sono grandi e leggermente obliqui, dal colore intonato al mantello e dallo sguardo fiero e intenso. Il naso dev’essere lungo e diritto, dalla fronte al mento, senza stop, il mento è forte, le guance piene.
Carattere e comportamento
E’ un gatto che si affeziona molto all’uomo, ama la compagnia e s’intristisce a rimanere solo, se non si è quasi mai in casa è meglio dargli un compagno, un altro Norvegese naturalmente….nessuno s’intende meglio di loro! E’ molto dolce e nonostante il suo aspetto e le sue origini che lo vorrebbero come un gatto selvaggio, il gatto delle Foreste Norvegesi è un gattone bonaccione che ama stare insieme ai bambini e anche con altri gatti e cani.
E’ molto intelligente e può facilmente imparare molte cose. Si affeziona molto al padrone che diventa per lui un punto di riferimento nella famiglia. Ama la vita all’aria aperta, le lunghe corse, gli agili balzi, ma si adatta facilmente anche ad un appartamento, in mancanza di giardino e di alberi, basterà provvedere con un robusto tiragraffi e con alcuni giochi. I cuccioli sono instancabili giocherelloni. Anche gli adulti non sono da meno. Palline, piume e topini sono oggetti irresistibili.
Le femmine sono ottime madri, partoriscono una media di 4-5 cuccioli, e di solito il parto non presenta alcuna difficoltà, occorre solo un’affettuosa presenza specie al primo parto, quando la gatta può sentirsi smarrita per l’inesperienza. La femmina può avere la sua prima gravidanza a partire dal suo decimo mese di età, anche se è preferibile attendere fino all’anno. La gestazione della femmina ha una durata media di sessanta giorni. Lo svezzamento dei cuccioli avviene dopo circa un mese. I cuccioli vengono ceduti dall’allevatore intorno ai tre mesi, è infatti molto utile per loro, rimanere con la madre che gli insegnerà a pulirsi, a cacciare e ad utilizzare la cassetta, inoltre ciò gli permetterà di sviluppare un buon carattere.
La crescita avviene lentamente durante il primo anno, e si completa intorno ai quattro anni.